lunedì 30 luglio 2012

SEMPLICITA' FA RIMA CON FELICITA'



Una frase di Lao Tzu dice che “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”. Le cose negative, cioè, si notano e restano impresse nella mente molto più facilmente rispetto alle cose positive.

Ma questo non vuol dire che le cose belle non ci sono. Solo che… sono più nascoste, quasi invisibili, richiedono uno sforzo in più per scoprirne il suono; sono spesso trascurate, calpestate dalla fretta, rinchiuse in un cassetto o in un vecchio e polveroso album.

Apriamo allora questi cassetti, rispolveriamo i vecchi album, rallentiamo un attimo. Scopriamo quelle piccole cose ordinarie attorno a noi che possono diventare straordinarie regalandoci attimi di felicità.

Ogni tanto dovremmo fare questo… “esercizio di felicità”. Osserviamo ad esempio come sanno farlo bene i cani! Quante cose piccole e semplici per loro son segreto di felicità: il ritorno tanto atteso del padrone da festeggiare a più non posso, una pallina abbandonata sul pavimento che diventa avventura, la pantofola preferita del padrone da sbranare amorevolmente.

Quante cose piccole e semplici possono essere segreto di felicità per noi: le coccole del nostro cucciolo, un fiore che finalmente nasce nel nostro giardino, un meraviglioso tramonto… e tante altre. Cerchiamo di riscoprire i suoni della bellezza che ci circonda. Come diceva Oscar Wilde… “coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte; per loro c'è speranza; essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza”.




P.S. Un salutino alla mia dolce, splendida, piena di vita (nonostante sia un po’ anzianotta ormai :D) Sheila :-)

sabato 21 luglio 2012

LA FILOSOFIA DEI FIORI...



A volte ci vuole un tocco di novità. Un leggero spolverare ciò che sta lì da troppo tempo, qualche cambiamento di luci e colori, un guardare le cose da un’angolatura nuova. Per migliorarsi, fare un salto di qualità, scalare un gradino d’arcobaleno.
Dopo i primi passi sentivo questa necessità per il blog e da qui (dopo una piccola fase d’attesa…) ecco qualche cambiamento: un nuovo sfondo, una diversa impaginazione, qualche aggiunta qua e là, il desiderio di più poesia.
Resta immutato però il principio di partenza: non c’è nulla di ordinario nell’ordinario. Un messaggio volto ad invitare a vedere con occhi diversi ciò che ci circonda, a saper colorare con la poesia il grigiore quotidiano, a mantenere accesa la nostra voglia di sognare e volare.
Nella vita ci vuole bellezza, poesia, sogno, viaggio, speranza. E tutto parte dall’osservare lo straordinario che c’è nell’ordinario e nelle cose più semplici. Come ad esempio nei fiori. Semplici, semplicissimi, delicati. Ma anche meravigliosi, profumati, colore del mondo. Non c’è simbolo di bellezza, poesia, speranza più perfetto del fiore. Ogni cosa, anche la più grigia o disordinata, non prende un tocco di bellezza se ci aggiungi un fiore?
La filosofia dei fiori è questa: scoprire i fiori che ci circondano, spesso nascosti da pietre o erbacce; ammirarne tutta la loro bellezza, delicatezza, esplosione di colori; far nostri questi valori di bellezza, delicatezza, poesia.
Scopri i fiori della tua vita, valorizzane la bellezza, rendi il tuo animo bello come un fiore…

martedì 10 luglio 2012

TUTTI INSIEME PER TIMBUCTU': UN POST DI MASSA PER SPARGERE LA VOCE E SPERARE NELLA SALVEZZA



I blog ormai sono una realtà talmente bella, importante, reale... che non possiamo più etichettarli con la sola classica definizione di "blog personale". Spesso rappresentano un'insieme, un'unione/ confronto di idee ed emozioni, gocce d'un oceano rivoluzionario; rappresentano insomma un "blog collettivo".
Bellissima dunque questa iniziativa di Antonella e Audrey su un tema che purtroppo di bello ha ben poco, anzi possiamo dire che è qualcosa contro la bellezza: come può essere il distruggere monumenti unici al mondo per sciocco fanatismo come sta avvenendo a Timbuctù (se vuoi saperne di più sul tema leggi il post pubblicato su
Con convinzione dunque partecipiamo al post collettivo di Antonella e Audrey...

" Jhon Ruskin, studioso del restauro e fondatore di quella che Camillo Boito definì " corrente ruinista " era convinto che i monumenti e le opere d'arte fossero un patrimonio collettivo appartenente a tutta l'umanità, intesa come coloro che sono, coloro che furono e coloro che verranno e che quindi, come tali, andassero conservati e preservati nella loro interezza e mai, per nessuna ragione, distrutti "
 
Se decidi di partecipare a questa campagna di sensibilizzazione copiando e pubblicando sul tuo blog questo post per favore fai sapere della tua adesione nello spazio dei commenti al blog di Antonella e Audrey
le promotrici di questa iniziativa del post di gruppo.